Sono diventati ormai piu' di 140, secondo l'elenco aggiornato dell'Organizzaione Mondiale della Sanita' (Oms), i candidati vaccini anti Covid-19 allo studio nel mondo e sono gia' 13 quelli arrivati alla sperimentazione sull'uomo. L'attesa del vaccino cresce e alla corsa di aziende e centri di ricerca fanno eco richiami alla trasparenza, come quello lanciato da Medici Senza Frontiere (Msf), mentre in Italia il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha richiamato l'attenzione sugli interessi di organizzazioni criminali come la 'ndrangheta al settore di farmaci e vaccini contro la pandemia.
La ricerca intanto prosegue rapida e dalla Gran Bretagna e' arrivato l'annuncio di un nuovo candidato vaccino giunto alla sperimentazione clinica. Lo ha messo a punto l'Imperial College di Londra con il finanziamento dell'organizzazione non governativa Uk Research and Innovation (Ukri). E' un vaccino basato sul materiale genetico del virus, l'Rna, e che nei test sugli animali ha dato risposte incoraggianti.
"In meno di sei mesi dalla prima emergenza segnalata in Cina, nel Regno Unito abbiamo ora due promettenti candidati vaccini in sperimentazione sull'uomo", ha detto Fiona Watt, direttore esecutivo del Medical Research Council (Mrc) riferendosi anche al vaccino messo a punto dall'Istituto Jenner dell'Universita' di Oxford in collaborazione con l'azienda AstraZeneca e le cui dosi per la sperimentazione sono prodotte in Italia dall'Irbm. Il vaccino di Oxford e' anche il primo giunto alla fase 3 della sperimentazione, la piu' avanzata, e nuovi test sono previsti in Sudafrica la prossima settimana, in collaborazione con l'Universita' del Witwatersrand (Wits), secondo quanto riportato da Al Jazeera.
Nel frattempo negli Emirati Arabi Uniti e' arrivato alla fase 3 della sperimentazione il vaccino cinese dello Wuhan Institute of Biological Products, basato sul virus inattivato. Ha dato la notizia e' l'azienda China National Biotec Group (Cngg), responsabile dello sviluppo del vaccino. Dei 13 candidati vaccini giunti ai test sull'uomo, quindi, due sono nella fase 3; cinque sono cinesi, quattro americani, e quattro arrivano dal vecchio continente (due dalla Gran Bretagna, uno da un'azienda attiva fra Germania e Stati Uniti e uno dalla Russia).
Accanto all'entusiasmo per la corsa al vaccino, compaiono adesso le prime preoccupazioni sui meccanismi di finanziamento, espresse da Medici Senza Frontiere in una lettera firmata anche da 40 organizzazioni della societa' civile, al comitato direttivo della Gavi, l'Alleanza globale per i vaccini, riunito per discutere del Covax, il nuovo strumento creato per finanziare le aziende farmaceutiche impegnate nei vaccini. L'appello invita a rivedere il meccanismo del Covax, "progettato in gran parte a porte chiuse, coinvolgendo in modo molto limitato societa' civile e organizzazioni medico-umanitarie" e che, secondo Msf, nella sua ultima versione ha "pochissimi riferimenti a requisiti che obblighino le aziende farmaceutiche alla trasparenza".